Studio sul ruolo della temperatura dell’aria e
dell’umidità nella trasmissione del virus
dell’influenza
(Riferimenti bibliografici1-2-3-4-5-6 a fine post)
dell’umidità nella trasmissione del virus
dell’influenza
(Riferimenti bibliografici1-2-3-4-5-6 a fine post)
Se diamo un’occhiata alle
“macchie” dell’estensione della pandemia in una mappa del pianeta, salta subito
all’occhio che le zone tropicali sono quelle di gran lunga meno colpite. Perché? Tentativo di risposta: forse perché il Covid-19 trova un terreno “ostile”
nelle zone che hanno contemporaneamente alta umidità e alta temperatura, cioè quelle dei
tropici? Vediamo se la mia intuizione possa trovare un terreno favorevole nelle conclusioni delle ricerche degli
esperti sui virus del tipo del Covid-19.
Le ricerche di Eriko Kudo,
Eric Song, Laura Yockey, Tasfia Rakib, Patrick Wong, Robert Homer, Akiko
Iwasaki indicano che un basso tasso di umidità indebolisce le difese del sistema immunitario contro i
virus in tre modi diversi.
1 – Paralizza il normale modo
di operare delle cilia – piccole strutture simili a peli che si trovano nelle
vie respiratorie, dalla trachea ai polmoni – la cui funzione è quella di rimuovere le sostanze tossiche (in parole povere, se ho
capito bene, il muco si solidifica, paralizzando il moto
delle cilia, solidificazione che ho sperimentato personalmente tutte le volte
che, in qualsiasi stagione, sia andato da Rio Dulce (umidità altissima da 85 al 100%) a Città del Guatemala (30% meno di umidità e 15/20 gradi meno di temperatura, dovuta
all’altitudine – 1500 m. -) ritornando con il naso secco e perfino croste nel
naso per una brevissima permanenza di uno o due giorni nella capitale!!!).
2 – Un basso tasso di umidità impedisce alle cellule dei polmoni
danneggiate dal virus di autoripararsi.
3 –Un basso tasso di umidità impedisce agli interferoni rilasciati dalle cellule infette di
allertare le cellule vicine della presenza del virus, che non possono, pertanto, arrestare la sua
propagazione.”
Ecco perché in Cina hanno
somministrato interferoni ai pazienti infettati, che, però, probabilmente sono serviti a poco. Perché? A me pare che il problema sia quello
di ripristinare la funzione naturale degli interferoni, cioè mettere le cellule nella condizione
naturale di rilasciarli di nuovo, non di aggiungerli lasciando il “terreno”
immutato.
Nello stesso studio, più
sotto si legge: “Incrementare il vapore acqueo per
mezzo di umidificatori a casa, a scuola, al lavoro e negli ospedali, rappresenta una potenziale strategia positiva
per ridurre i sintomi dell’influenza e accelerare la guarigione.”
Un po’ di pazienza, fra poco arriveremo ai rimedi
della nonna”
Che le persone ingegnose usino la
propria inventiva quando si impegnano seriamente in favore del bene comune
anche nel caso non abbiano mezzi sufficienti, è dimostrato dalla seguente
informazione: “Un giovane scienziato ungherese di nome Leo Szilard, nel corso
della “Influenza Spagnola” del 1918... si ammalò durante l’addestramento col suo
reggimento... e fu congedato perché potesse ritornare a Budapest. Qui fu
internato nella corsia di un ospedale
che assomigliava a una lavanderia con lenzuola bagnate stese tra i letti (bagnate per
favorire, con l’evaporazione, l’incremento di umidità.” (7) Evidentemente già allora, gli scienziati conoscevano i
benefici dell’umidità per arrestare la
propagazione del virus. (Curioso che, una volta guarito, questo scienziato fu
reclutato negli USA per contribuire alla costruzione della bomba atomica!)
Certo, mettere insieme fin
dall’inizio i pazienti positivi di covid-19 con quelli in degenza in ospedali
già al limite della loro capienza come si è fatto in
tutta Europa, è stata una
politica asinina, che è stata
seguita, che io sappia, dappertutto, tranne in Guatemala. Qui, fin dall’inizio, si sono costruiti ospedali da campo
e mai, ripeto MAI si è internato
un solo paziente in un ospedale pubblico. Questo punto, che è cruciale,
lo riprenderò alla fine di questo post, quando accennerò a
una recrudescenza della pandemia – che ci si deve senz’altro aspettare con
l’arrivo dell’autunno e dell’inverno e che non ci dovrebbe sorprendere
impreparati.
Ci sono altri studi significativi che
confermano che alta umidità e alta temperatura
annientano la trasmissione del virus dell’influenza?.
Eccone
uno più recente (2007). Studio sul ruolo dell’aria fredda e dell’umidità nella trasmissione del virus dell’influenza.
“Le cavie utilizzate erano molto sensibili alle infezioni
dei virus dell’influenza umana. Dopo aver disposto delle gabbie di cavie
infettate accanto a gabbie di cavie non infettate, e aver proceduto a pompare
dell’aria dalle une alle altre variando sia la temperatura sia l’umidità, i ricercatori hanno scoperto che quando la
temperatura e l’umidità erano basse, il
tasso di trasmissione era molto alto.
Il virus divenne, tuttavia, meno trasmissibile con l’aumentare dell’umidità e della temperatura, e, una volta
raggiunti i 30 gradi Celsius, cessò
qualsiasi trasmissione del virus dell’influenza. Gli animali non infettati rimasero attivi e in salute (8).
Di
seguito esperimenti ancora più recenti:
“Gli scienziati che hanno condotto esperimenti per capire
la relazione tra umidità e trasmissione
dell’influenza, hanno costruito anche dei simulatori per predire le aree dei
prossimi focolai di influenza. In uno degli esperimenti hanno costruito un
robot per la “tosse simulata” usando un soffietto metallico guidato da un
computer. Dopo aver armato “il robot-crea-tosse” con particelle di varie
dimensioni contenenti il virus dell’influenza, gli scienziati l’hanno puntato
su un manichino la cui bocca era stata sostituita da un contatore di
particelle. Dopo aver registrato la quantità
di virus trasmessa, hanno cambiato l’umidità
della stanza e hanno ripetuto il conteggio. In ambienti a bassa umidità le particelle
virali rimanevano infettive fino a cinque volte più a lungo rispetto a quelle
ad alta umidità. Quindi, mantenendo
l’umidità elevata, era teoricamente
possibile ridurre la quantità di influenza
nell’aria... (9)
Degli ultimi due studi, che sembrano puntare alle stesse
conclusioni, il primo, per la nostra ricerca, è il più completo. Perché? Perché il
secondo, prendendo in considerazione
solamente l’umidità non riesce a rispondere
a un’obiezione di questo tipo: “Come mai allora nella Padana dove in inverno c’è
un alto grado di umidità la pandemia si è
diffusa più che altrove? Prima di dare
una risposta, bisogna innanzitutto definire che cosa si intende, da un lato,
per “alta umidità” e “alta temperatura” e
dall’altro per “bassa umidità” e “bassa
temperatura”. Per definire queste variabili bisogna conoscere prima un dato
importante, quasi sconosciuto agli italiani fino a pochissimo tempo fa, ma,
pane quotidiano per i denti dei popoli di lingua anglosassone: si chiama “heat
index (indice del calore o temperatura apparente).” Spiegato in modo semplice
si tratta della sensazione di calore (o del freddo) percepito sulla pelle in
condizioni di alta/bassa umidità. Quando
temperatura e umidità sono alte, come nelle
zone tropicali, da 27 a 37 gradi la prima, e superiore all’ 80% la seconda, a
32 gradi Celsius, solo per fare un esempio, l’indice del calore percepito è di
45 gradi. Conclusione: sopra i 27 gradi Celsius l’alta umidità aumenta la sensazione termica di calore.
Nello spettro del freddo, a temperature con medie
giornaliere tra i 20 e zero gradi, ho trovato studi specifici che combinano
temperatura e vento freddo, (wind chill factor.- il vento abbassa ulteriormente
la temperatura), ma non ho trovato studi ufficiali su quanto qui ci interessa,
cioè la combinazione bassa temperatura e
umidità. Però
ho trovato qua e là indicazioni esplicite
che alle suddette temperature un’alta o bassa umidità
aumenta la sensazione termica del freddo sulla pelle. Personalmente questo l’ho
provato a New Orleans, dove le escursioni termiche possono raggiungere i 40
gradi dal mattino alla sera e l’umidità
aumenta la sensazione sia di freddo sia di calore sulla pelle. Semplificando,
si può dire che esiste una zona “neutra” in
basso e in alto attorno ai 27 gradi. Sopra i 27 gradi (tra i 27 e 37, come
abbiamo visto), l’alta umidità (come ai
tropici) aumenta la sensazione del calore percepito. Sotto i 27 gradi, tra i 20
e lo zero, l’umidità (alta o bassa) aumenta la sensazione termica del
freddo. Questo si suppone che sia anche l’effetto termico sui virus, il che
spiegherebbe perché nella Padana, l’alta
umidità è risultata in una pandemia di più
alte proporzioni rispetto al resto dell’Italia settentrionale. L’alta umidità ha infatti “aumentato” il freddo “percepibile
dall’uomo e dal virus” creando un terreno più freddo e quindi più favorevole
alla propagazione del virus rispetto ad altre zone dell’Italia settentrionale.
Sono consapevole che ci possano essere altri fattori che hanno contribuito a
quel risultato. Per esempio tutti quei fattori che aumentano la capacità di trasmissione del virus, come l’inquinamento,
l’enorme concentrazione di gente nelle metropoli, l’intenso traffico aereo,
ecc.
Gli studi precedenti spiegano, indirettamente, ma, a mio
parere, in modo convincente, perché nelle
fasce tropicali i casi di Covid-19 siano minimi paragonati a quelli delle zone
non tropicali. Per corroborare quest’affermazione, andate alle tabelle della
OMS e cercate rispettivamente le colonne dei positivi per milione di
abitanti e dei morti per milioni di abitanti per ogni Paese. La differenza
salterà all’occhio immediatamente. Se non ne
avete voglia, dovrete fidarvi delle cifre di seguito, aggiornate al 28 aprile
2020, dei morti per fasce mondiali, tropicali e non tropicali.
Nord America (non tropicale) 2 Paesi. Morti per MILIONE
di abitanti: 122
America tropicale (compreso l’emisfero sud), 18 Paesi.
Morti per MILIONE di abitanti: 9,2
Europa 21 Paesi. Morti per MILIONE di abitanti: 180
Africa tropicale, 21 Paesi. Morti per MILIONE di abitanti
5,5.
Asia tropicale, 11 Paesi. . Morti per MILIONE di abitanti
1,08
Cina. Morti per MILIONE di abitanti 3.
Un cenno ai raggi
ultravioletti.
Numerosi ricercatori
sostengono che i raggi ultravioletti abbiano la facoltà di intervenire nella sequenza del DNA
del virus, impedendole di riprodursi. E nel caso del
Coronavirus? Diamo un’occhiata ai precedenti coronavirus, come il SARS o il
MERS. Numerose ricerche in proposito indicano che i raggi ultravioletti possono
disattivare i virus, per cui è ragionevole pensare che possano avere un simile
effetto anche sul Covid-19. Quindi esponiamoci il più possibile al sole; questo
non vuol dire rinunciare a rimanere isolati, significa approfittare dei balconi
esposti al sole e dei nostri giardini. L’esposizione al sole produce vitamina D
nel corpo (che non può essere prodotta altrimenti) rafforzando il sistema immunitario. A questo punto dovremmo
avere capito che la miglior difesa contro i virus è proprio quella di
rinforzare il sistema immunitario.
Sarà utile ricordare che
in Cina stanno usando robot che emanano raggi ultravioletti (UV) per
disinfettare ospedali e perfino autobus.
Il consiglio di esporsi al
sole non intende violare le disposizioni sull’isolamento. La lettura di alcuni
libri (che cito in calce) sulle pandemie dal 1918 fino ai giorni nostri, mostra
senza ombra di dubbio che l’isolamento
è essenziale per contenere le pandemie. Un esempio emblematico
tratto da “Pale Rider” mostra cosa succede quando le autorità fanno bene le cose e quando sbagliano.
Le autorità americane che occupavano
le Samoa americane si accorsero non solo che il pericolo del contagio veniva
dal di fuori, ma anche che i samoani erano più vulnerabili alla malattia
dei coloni bianchi. Pertanto adottarono strette misure di quarantena per far
fronte al virus. Le Samoa americane ne uscirono illese mentre le Samoa
occidentali, sotto il controllo della Nuova Zelanda, non furono altrettanto
fortunate. Quando l’infezione raggiunse le isole con una nave a vapore
proveniente da Auckland, le autorità locali fecero lo stesso errore degli
abitanti delle Filippine, ipotizzando che fosse di origine autoctona. Il
25% degli abitanti delle Samoa
occidentali morirono
nell’epidemia che seguí”
(10)
Un altro degli
innumerevoli esempi dell’importanza
dell’isolamento e della distanza sociale per minimizzare l’impatto della
pandemia:
Uno studio del 2007 ha mostrato
che misure di salute pubblica come il divieto di raduni di massa e
l’imposizione delle mascherine hanno ridotto
collettivamente il bilancio delle morti in alcune città americane fino al 50% (Gli Stati Uniti
hanno imposto tali misure in modo più drastico rispetto all’Europa). La
tempestica delle misure fu tuttavia critica. Queste misure dovevano essere
introdotte presto e mantenute fin
quando non fosse passato il pericolo. Se
fossero state eliminate troppo presto, il virus avrebbe avuto a disposizione
una nuova popolazione di ospiti immunologicamente deboli e la città in questione avrebbe avuto un secondo picco di mortalità. (11)
CONCLUSIONE
Quale valore pratico potrebbe avere questa mia ricerca?
Come potrebbe dare un contributo nel contesto della pandemia? Ovviamente non
sarà di alcun beneficio a coloro il cui
unico obiettivo sarà quello di mettersi a
testa bassa per recuperare il denaro perduto con la sospensione del lavoro e
non quello di fare tesoro dall’esperienza. Ne sono consapevole, ma ho anche il
dovere di dire chiaramente cosa ho imparato o cosa credo di avere imparato,
perché proporre qualcosa è senz’altro più
utile e meritorio che starsene con le mani in mano o rassegnarsi passivamente
alla propria sorte.
Valore
pratico:
Quando e come. Quando ci sarà
una ricrudescenza della pandemia con l’abbassamento della temperatura e
dell’umidità dopo l’estate, come ci si deve aspettare - se le precedenti pandemie ci
hanno insegnatyo qualcosa. Non dobbiamo affrontare impreparati quella
eventualità. Come?
Suggerimento 1- È assolutamente necessario costruire
ospedali da campo per evitare che i pazienti positivi vadano ad infettare
quelli in degenza negli ospedali, che saranno già
pieni zeppi. Ma bisogna incominciare adesso. Servirà a poco “chiudere la porta quando il porco è
scappato!”
2- Sarà opportuno
dotare questi ospedali da campo di umidificatori realizzati con qualsiasi
mezzo, anche “casereccio”, e prendere in seria considerazione, al tempo stesso,
la temperatura ambientale. (ricordare l’esempio citato sopra delle lenzuola
bagnate appese tra un letto e l’altro in occasione della pandemia del 1918 a
Budapest).
3- Prima che la gente venga di nuovo relegata in casa, è
necessario informarla che creare un ambiente caldo e umido in casa propria sarà un mezzo da solo sufficiente per prevenire e
combattere la pandemia. Non è difficile riscaldare molto di più una piccola
stanza anziché un’altra, utilizzando
contenitori d’acqua sui termosifoni e sulla stufa a gas, la doccia bollente,
insomma si possono inventare mille modi per aumentare la temperatura
dell’ambiente insieme all’umidità. E non
occorre l’immaginazione di un artista. E soprattutto, basandosi sugli
esperimenti citati sopra, non si dovrà
passare molto tempo in quella stanza. Pochi minuti due o tre volte al giorno
dovrebbero bastare per annientare il virus.
4 - –Prendere in considerazione e studiare adesso il metodo tradizionale dei “fumenti” e della sauna (o qualsiasi metodo “della nonna” equivalente) con indicazioni (e controindicazioni) di come procedere
da parte di coloro che ne abbiano esperienza.
Ovviamente l’establishment non ha nessuna convenienza
economica a promuoverli e non farà altro che
denigrarli e ridicolizzarli. Ma le persone di buon senso forse decideranno che valga la pena prenderli in considerazione
per il semplice fatto che sono in perfetta armonia con quanto ho detto sopra a
proposito degli esperimenti sulla temperatura e l’umidità. Quando mi copro la testa con un panno e respiro sopra una bacinella
di acqua bollente, cosa faccio in realta? Creo un
ambiente esterno alla testa che, per temperatura e umidità eguaglia, anzi supera in efficacia gli
ambienti (gabbie) degli esperimenti a cui ho accennato sopra, creando
condizioni ancora più micidiali per la sopravvivenza del virus. Infatti in
questo caso sia l’umidità (100%) sia la temperatura (molto più alta dei 30 gradi) sono
di molto superiori a quelle che uccidono il virus negli esperimenti citati
sopra. Provate, e vedrete che all’inizio non
riuscirete a sopportare il calore e dovrete tenere aperto un lembo del panno
che vi copre la testa, ma in pochi minuti vi abituerete.
Guardate che cosa ho trovato in un post qui
in Guatemala. Sí, lo avete indovinato, il rimedio della nonna in
versione”tecnologica”, illustrato nella foto accanto. (cortesia di Elizabeth Rojas
Rau).
Si tratta di un aggeggio, in sostituzione dei
tradizionali fumenti, il quale, utilizzato una volta al giorno per tre giorni
con le erbe consigliate, dovrebbe liberare le vie respiratorie, trachea e
polmoni del virus in questione.
Nel post di Elizabeth si legge: Addio CORONA VIRUS...
dopo 3 GIORNI. di inalazione solo una volta al giorno...
1 rametto di eucalipto
1 rametto di cipresso
3 denti d’aglio macinati
3 limoni a pezzi
2 cipolle a pezzi
Io suppongo che funzioni anche con semplice
acqua bollita, ma è possibile che la combinazione degli ingredienti
consigliati sia ancora più micidiale per il
virus. Che da morto lo faccia, cioè, stramorire.
Però, ripensandoci bene, perché utilizzare i rimedi delle nostre care nonnine?
La cosa importante è non “fare la figura dei
cretini” e invece finire in cura intensiva in un qualsiasi ospedale con un
respiratore che vi solletica e massaggia piacevolmente la trachea per due
settimane. Dopo questo estremo godimento... si vedrà.
Ci sono altri metodi naturali che fanno
espettorare, anche per coloro che, come gli asmatici, non possono o devono
limitare l’uso dei fumenti o delle saune. Perché lo ripeto, in condizioni
giuste di temperatura ed umidità, il problema cruciale è la trasformazione del muco
secco in muco fluido che possa venire espettorato (o espulso da naso, trachea e
polmoni) e il
ripristino della funzione naturale delle cilia (che servono a rimuovere
le sostanze tossiche paralizzate dal muco secco).
Per gli asmatici il tasso barbasso (o
verbasco) è
un’erba naturale con la quale si prepara un tè
espettorante. Anche l’eucalipto con l’aggiunta di sali viene utilizzato per
fumenti. Questo è solo un esempio tra tanti,
senza pretese. Solo per dire che ... chi cerca e cerca seriamente, alla fine
trova la soluzione che più gli si confà.
Ovviamente, non essendo un medico, io non posso consigliare niente di quello
che ho scritto. Però ciascuno può fare una sua ricerca e discutere i risultati
con gli “esperti”. Ma, attenzione, non si può domandare a chi ha interessi
.personali (a difendere i dogmi dell’establishment e delle farmaceutiche) di
approvare dei metodi alternativi. Difficilmente troverete un medico che
supporti le vostre conclusioni, anche nel caso siano corrette, perché verrebbe
radiato. Chiedere il parere di un competente medico in
pensione è
forse la soluzione più realistica da prendere in considerazione. Se siete
fortunati, ma davvero fortunati, vi risponderà seriamente. È successo, in qualche caso, che dei medici in pensione,
anche famosi, abbiano finalmente espresso opinioni drasticamente contrarie a
quelle dell’establishment che avevano maturato nel corso della loro pratica
medica, ma che, per comprensibili ragioni, avevano sempre taciuto.
5 -
Ozonoterapia, una possibilità promettente, costo zero. Si può fare in casa o in ospedale.
Nel suo canale radiofonico Marcello Pamio,
ha intervistato in primo luogo il dott. Mariano Franzini presidente della Siot
(Società italiana di ozonoterapia) il quale usa l’ozonoterapia da 40 anni e
l’ha sperimentata con successo in pazienti affetti da Covid-19.
Poi ha presentato l’audio di un breve video tratto dal
TGR della Rai del Friuli, che informa che nell’ospedale di Udine stanno
trattando i pazienti positivi di Covid con ozonoterapia e i risultati sono
oltremodo promettenti tanto da sottoporre il protocollo al vaglio del Comitato
etico per la validazione. Il primario di malattie infettive Carlo Tascini spiega
come il sangue del paziente venga miscelato all’ozono e poi reinfuso in volume
di 200 cc. (stessa procedura del dott. Mariano Franzini). Questa terapia è stata utilizzata nei
pazienti con polmonite da Covid, pazienti non in terapia intensiva ma che erano
ancora ricoverati in “malattie infettive”. I primi segnali sono quelli di una
terapia che potrebbe risultare efficace... Come funzionerebbe? Si pensa che
l’ozono riesca a modulare il sistema immunitario (sic!) e a non far partire questa risposta
infiammatoria abnorme che determina i casi gravi di polmonite da virus
Covid...” (12)
6- Fare delle proposte. È inutile continuare a criticare senza proporre niente.
Qualsiasi proposta, anche la più banale, va presa in considerazione, perché sul virus, nonostante gli studi scientifici,
sappiamo molto poco. Nel momento in cui cerchiamo di proporre qualcosa per il
bene comune, ci stiamo svincolando, anzi innalzando al di sopra della miopia
delle ideologie politiche, le quali non hanno l’abitudine di seguire il profumo
della verità ma il tanfo del denaro e del
potere. E anche solo il tentativo di ricercare e proporre, ci renderà liberi.
Perché orientarsi verso soluzioni
alternative?
Leggete di seguito e capirete il perché:
Una ricerca sull’Influenza Spagnola del
1918 e sulle successive pandemie fino a quella recente, ci chiarisce anche le
idee sull’efficacia dei vaccini, con dati statistici significativi. (The Hundred-Year Hunt to Cure the 1918
Spanish Flu Pandemic (p. 155). Atria Books. Kindle Edition,
2018).
“Dato che il virus dell’influenza può
mutare rapidamente, fornire la ricetta esatta sulla sua efficacia é problematico.
In certe stagioni l’efficacia del vaccino é quasi perfetta, ma, purtroppo, non è sempre cosí. Se il virus muta dopo il meeting di febbraio della OMS,
ci sarà una discrepanza tra vaccino e virus. Maggiore é la discrepanza, minore
sarà l’efficacia del vaccino. In un anno ottimale, ci si dovrebbe aspettare
un’efficacia del vaccino del 50 al 60%. Nella stagione influenzale del 2004-2005,
l’efficacia fu solo del 10%, cioé il vaccino fu un fallimento. Un completo fallimento
si verificò anche nella stagione 2014-15, quando non furono inclusi nel vaccino
i nuovi ceppi H3. Durante quella stagione il vaccino ebbe un’efficacia del 19% rispetto al 50% dell’anno precedente. Mentre scrivo, siamo
nella metà del 2017-18. Finora ci sono state cifre record di ricoveri in
ospedale e l’efficacia del vaccino sembra essere minore del 20%.” (13)
Quanto
tempo occorre per mettere a punto un vaccino?
Due
anni, minimo. Infatti il vaccino deve attraversare tre fasi di sperimentazione:
1 In vitro. 2 Su un ospite diverso dall’uomo, di solito una cavia animale. 3
Sperimentazione su un campione umano. Dunque, in mancanza di tempo che cosa
faranno le farmaceutiche? Salteranno a pié pari le prime due fasi, e, violando
le leggi che regolano la sperimentazione, passeranno direttamente a
sperimentare sugli umani, magari adirittura sui bambini delle scuole. Il dott.
Stefano Manera, medico chirurgo, specialista in anestesia e rianimazione,
intervistato da Massimo Mazzucco nel suo canale ControTV, a proposito di un
eventuale vaccino contro il Covid-19 ha affermato: “Esperti di questo
coronavirus ancora non ce ne sono. Noi non sappiamo ancora se questo
coronavirus determini o meno un’immunità... Non solo, ma noi abbiamo davanti ai
nostri occhi un virus che è capace di mutare, anzi di capacità mutagena più elevata degli altri virus
dell’influenza. Un altro aspetto che ho sentito nelle ultime ore è che, vista l’emergenza si potrebbe pensare addirittura
ad accorciare il periodo di studio del nuovo vaccino, quindi diventerebbe un
vaccino sperimentale, sperimentato sulle persone. A me sembra che ci siano un pò
troppi elementi che determinino una insicurezza di questo farmaco.
Domanda -Quando ci sentiremo dire tra tre
mesi, “è pronto il vaccino, correte
a vaccinarvi”, qual è l’obiezione che una
persona normale può sollevare?”
Risposta: L’obiezione è: 1- Questo vaccino è sicuro? 2- Questo vaccino non mi crea una malattia
iatrogena, non mi fa ammalare di più
rispetto alla patologia preesistente? 3- Questo vaccino mi dà davvero una
memoria immunitaria, quindi mi rende immune alla patologia? 4- Quanto è durata la sperimentazione? Quindi quanto è sicuro questo farmaco. Perché se è stato sperimentato tre mesi, lí la sperimentazione non c’è stata.
D-:”Quanto deve essere un tempo ragionevole
per dare un minimo di sicurezza?!
R-I trials parlano di un paio d’anni di
ricerche perché ci sono le classiche tre fasi di sperimentazione. La fase in
vitro. La fase su animali. La fase sui volontari. Però sono fasi che durano
molto tempo perché i margini dovrebbero
essere margini ampi.
E infine il dott. Manera pone l’accento
sulla prevenzione, negli ultimi anni completamente
trascurata in Italia. Manca una campagna sulla prevenzione che è stata relegata a un ruolo
di subordine. E la prevenzione non è una diagnosi precoce. La vera prevenzione è fare in modo che le persone
non si ammalino. Due cose completamente diverse. La prima fase, in cui il
paziente è a casa coi sintomi del Covid, con
la febbre, anche questa prima fase deve essere incentivata al cento per cento.
Dobbiamo fare in modo che la medicina, che i medici, escano, in maniera
figurata, dagli ospedali e tornino al letto del malato, a casa loro, al
domicilio, per curare lí i pazienti per fare
in modo che i pazienti non vengano isolati e non vengano più visti dai propri cari, che quella è una cosa pazzesca, fino alla morte. Era inevitabile,
forse ma è stato aberrante. Perché non è possibile che nel 2020 una persona muoia lontano dai
propri cari , dai genitori o dai propri figli. È
impensabile.” (14)
Esistono degli studi scientifici che indicano che i
vaccini contro l’influenza non sono né sicuri né efficaci?
Ci sono studi scientifici che indicano che in alcuni casi
le vaccinazioni contro l’influenza non solo non sono sicure ma possono
addirittura favorire il contagio per un fenomeno chiamato
interferenza virale.
(video al minuto 5:36, che esamina la diffamazione di Zingaretti a Mazzucco
(18)
Per la precisione, il
rischio che corrono le persone vaccinate è del 36%
maggiore di quello che corrono quelle non vaccinate.
Anche il governo inglese ha fatto
dichiarazioni simili: “Chi ha fatto il vaccino antiinfluenzale è più a rischio di
contrarre il coronavirus rispetto a chi non l’ha fatto.(min. 6:32 “Il governo inglese dice che
quelli che hanno fatto il vaccino dovrebbero stare a casa.”)
Nello stesso video (min. 5:27 Burioni
risponde all’osservazione dell’intervistatore “I vaccini contro l’influenza
dimostrano di funzionare poco poco. Come mai?” in questo modo: “Perché,
purtroppo il vaccino contro l’influenza non è tra i vaccini più
efficaci che
abbiamo.” (sic!) . (video con foto della fonte, minuto 5:30) (18).
E allora, perché
costringere la gente a una vaccinazione obbligatoria?
Censura e limitazione delle libertà
personali.
Voglio
soffermarmi su un ultimo punto: la limitazione delle
libertà personali.
In questo frangente di confusione totale della
popolazione mondiale, c’è in gioco ben più di
un vaccino con scarse garanzie di efficacia e che quindi non merita la fiducia
e tanto meno l’ottimismo della gente informata. Ci sono in gioco enormi
guadagni globali da parte dei personaggi a tutti noti a cui non importa
minimamente della salute della gente. E questo lo si deduce dalle loro
dichiarazioni pubbliche. E questi enormi guadagni devono andare in porto a
tutti i costi, perfino nel caso in cui ciò comportasse la limitazione delle
libertà personali. E non sto parlando delle disposizioni di confinamento dei
cittadini da parte dei governi. E cosí,
insieme agli enormi guadagni si creerà anche una concentrazione di potere senza
precedenti.
Il rischio immediato, davvero preoccupante deriva dalla persistente
minaccia, più o meno velata, del mainstream
di censurare alcuni canali televisivi alternativi per il solo delitto
di “esprimere opinioni contrarie o per aver ospitato persone che hanno espresso
opinioni contrarie al mainstream.” Attenzione, perché la censura è l’anticamera della
dittatura, come ben sanno coloro che non hanno una memoria storica corta. Ecco
una sintesi del video di Massimo Mazzucco, poi i dettagli li potrete vedere con
calma nel video stesso. Burioni ha fatto un esposto contro Montanari e nel
frattempo ne ha approfittato per chiedere l’oscuramento del canale di Messora,
Qual è la colpa di Messora?
Testualmente “Byoblu di Claudio Messora
ospita spesso personaggi controversi che riportano ‘una informazione alternativa al mainstream’”. Roba da rogo senza
processo! Forse mi sbaglio, ma finora ero convinto che l’essenza di una vera
democrazia fosse proprio il confronto tra informazioni alternative o
semplicemente diverse! Questo è sempre stato anche il principio della scienza. O sta
cambiando qualcosa? Dal punto di vista legale anche un tentativo di censura
viola la Costituzione. L’articolo 21 della Costituzione dice: “Tutti hanno
diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, scritto e
ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad
autorizzazioni e censure.” Quindi i sovversivi sono
coloro che vogliono sovvertire la costituzione, impedendo a chi dissente di
parlare. Ricordate l’attacco alla radio di
Marcello Pamio (vedi link sotto) il quale è stato dichiarato sovversivo per aver ospitato nel suo
programma radiofonico i medici che stanno curando il Covid con l’ozonoterapia
nell’ospedale di Udine! Siamo davvero ritornati alla caccia alle streghe in
pieno terzo millennio! (15)
Per concludere sulle giustificate preoccupazioni
dell’intervento della censura a livello globale. In un video intervista del 19
aprile, Luc Montagnier, lo scopritore del HIV, premio Nobel per la medicina
2008, dichiara che il virus è di origine umana e spiega, in modo comprensibile
anche al profano, come sia stato costruito in laboratorio. E, dal minuto 2:50
in avanti, dichiara come ci sia una volontà
di nascondere questi lavori (cioè gli studi che confermano che il virus è di
origine umana) (15 A e 15 B). E racconta come un gruppo di ricercatori indiani che
in una loro pubblicazione avevano fatto una simile dichiarazione furono obbligati a
ritrattare. (16). Anche qualcun
altro di nostra conoscenza fu costretto a ritrattare davanti alla Santa Inquisizione. Ebbene, il video in cui
il Premio Nobel fa queste dichiarazioni, postato da un’amica su facebook, è
stato rimosso dal suo profilo. A conferma del pericolo reale che incombe su
tutti noi. Per il momento si può ancora
vedere su You Tube. Per quanto ancora?
PS La costanza paga. Rimesso due volte nello stesso
profilo e condiviso da molti utenti, sembra che, per il momento, abbia vinto la
battaglia dell’informazione.
Ma la censura è purtroppo in atto, anche se la maggior
parte dei cittadini non se ne accorge: la loro preoccupazione principale sembra
essere la riapertura dei parucchieri, dei ristoranti e delle resort estive per
andare finalmente in vacanza. La recente informazione mi preoccupa e mi
rattrista.
Prima dell’inizio del video/intervista con il dott.
Trinca, (17) un virologo nutrizionista, Mazzucco scrive: “Ultimamente You Tube
pratica lo “shadow banning” sul nostro account. (Se cerchi i video col motore
di ricerca i video non escono). Per trovare i nostri video dovete andare
direttamente alla pagina: www.youtube.com/user/luogocomune2 “
Trovo questa censura scandalosa e un pericolo reale per
la democrazia. Ma la cosa non finisce qui. Si introducono fake news e si accusa
Mazzucco di aver detto cose che non ha mai detto e lo si inserisce nel novero
dei complottisti (18) . Vediamo come funziona:
L’accusa di complottismo, la fallacia
ad hominem per screditare il dissenso
(19). https://enricaperucchietti.blog/2020/04/25/laccusa-di-complottismo-la-fallacia-ad-hominem-per-screditare-il-dissenso/?fbclid=IwAR0mP-
Scrive Enrica
Perucchietti nel suo blog. “Quando
non si sa come attaccare il contenuto di certe ricerche si passa al bullismo
vero e proprio con attacchi personali tanto vili quanto violenti o
all’inserimento dei nomi dei ricercatori in liste di proscrizione.
Denigrando
e perseguitando chi non si allinea al pensiero unico si spera di
disincentivarlo dal continuare le proprie ricerche.
Sono
metodi di bassa lega usati da tempo e che con l’avvento della tecnologia e dei
social funzionano in modo più capillare.
Mettendo pubblicamente alla gogna i
ricercatori “scomodi” si introduce di fatto uno psicoreato,
un reato d’opinione di orwelliana memoria.
Si crea cioè un frame, una cornice negativa,
con cui stigmatizzare un ricercatore e le sue teorie in modo che il biasimo
collettivo lo preceda e lo segni inesorabilmente. Si diffonderanno articoli,
commenti su forum per confermarne il frame e si modificheranno persino le voci
su wikipedia per avvalorare la veridicità delle accuse anche qualora siano
assurde.
Il bullismo del potere tramite i suoi
cybermastini si sta scatenando in queste settimane con il ricorso al noto
argumentum ad hominem: si tratta di una fallacia o tecnica fuorviante che serve
per screditare un argomento scomodo spostando l’attenzione dall’argomento della
polemica, contestando non l’affermazione in oggetto, ma l’interlocutore
stesso.”
Chi voglia contestare il contenuto di una qualsiasi ricerca
lo deve fare seguendo una prassi scientifica, in un aperto dibattito logico e
razionale.
Deve, in primo luogo, contestare le affermazioni in oggetto sostenendo le sue argomentazioni con riferimenti a link
scientifici pertinenti all’argomento della polemica e deve accettare confronti televisivi
con l’interlocutore che ha citato in causa. Chi
non lo fa ha già violato il metodo
scientifico e proprio per questo non può
arrogarsi il diritto di parlare in nome della scienza. Cestiniamo pertanto
tutte le affermazione propagandistiche di questo tipo, cioè tutte le
affermazioni prive di link. Il link, in quanto aperto alla verifica e alla
discussione è la conditio sine qua non di un vero dibattito scientifico. Tutto
il resto è spazzatura che non merita l’attenzione di una persona razionale.
Siti web e
libri consultati:
1https://www.condairgroup.com/…/low-ambient-humidity-impairs…
2https://www.msdmanuals.com/…/coronavirus-y-síndromes-respir…
3https://www.digitaltrends.com/…/can-uv-light-kill-coronavi…/
4https://www.condairgroup.com/…/effects-of-air-temperature-a…
5https://www.livescience.com/coronavirus-warm-weather-study.…
6 https://www.bbc.com/…/20200323-coronavirus-will-hot-weather…
2https://www.msdmanuals.com/…/coronavirus-y-síndromes-respir…
3https://www.digitaltrends.com/…/can-uv-light-kill-coronavi…/
4https://www.condairgroup.com/…/effects-of-air-temperature-a…
5https://www.livescience.com/coronavirus-warm-weather-study.…
6 https://www.bbc.com/…/20200323-coronavirus-will-hot-weather…
7 - Pale rider, Laura Spinney, Hachette, 2017, p. 43.
8
- York Mount Sinai
School of medicine –A. C. Lowen, et al. Influenza virus transmission is
dependent on relative humidity and temperature PLoS pathogens 3, no. 10 (2007)
1470-76
9 - The Hundred-Year Hunt to Cure the 1918 Spanish Flu
Pandemic (p. 155).
10 - Pale rider, Laura Spinney, Hachette, 2017, p. 94.
11 - Pale Rider from M.C.J. Bootsma & N.M.
Ferguson, The effect of public health measures on the 1918 influenza pandemic
in US cities in Proceedings of the National AcademY of Sciences, 1 May 2007)
pag 205
13 - (The Hundred-Year Hunt to Cure the 1918 Spanish Flu Pandemic (p. 155). Atria Books. Kindle Edition, 2018).
14 –Intervista al
dott. Stefano Manera https://www.youtube.com/watch?v=i0B32R3vi2I&t=24s
15 – Mazzucco: Il Ministero della Verità https://www.youtube.com/watch?v=mvDrRYvqBfo&t=1913s
15 A Article WUHAN
COVID-19 SYNTHETIC ORIGINS AND EVOLUTION Jean-Claude Perez The main result of this
updated release is the formal proof that 2019-nCoV coronavirus is partially a
SYNTHETIC genome
15 B Fernando
Castro-Chavez https://www.researchgate.net/post/Third_Sequence_COVID-19_AATGGTACTAAGAGG_
16
Intervista con Luc Montagnier sul Covid-19 - https://www.facebook.com/corvelva/videos/527468701276524/UzpfSTYwNzMzODMyMzoxMDE1ODQzMjY2MDQzMzMyNA/
17
Intervista di M. Mazzucco con il dott. Trinca: www.youtube.com/user/luogocomune2
18
– Messaggio a Zingaretti: www.youtube.com/user/luogocomune2
19 - https://enricaperucchietti.blog/2020/04/25/laccusa-di-complottismo-la-fallacia-ad-hominem-per-screditare-il-dissenso/?fbclid=IwAR0mP-
Fabrizio Accorsi
Fabrizio Accorsi
Nel video del 12 maggio 2020 intitolato “YOU TUBE RIMUOVE IL TERZO VIDEO CONSECUTIVO DI BYOBLU, CHI C’E’ DIETRO” Messora dichiara:
RispondiElimina“Per la terza volta consecutiva nell'ultimo mese un video di Byoblu viene oscurato, senza avere apparentemente violato alcuna norma. Questo avviene per fantomatiche "segnalazioni". Da dove arrivano queste segnalazioni? Non esiste democrazia senza la possibilità di confrontare idee e opinioni diverse. Noi andiamo avanti, come dev'essere e come sempre sarà. Ma chiediamo con forza che il Governo relazioni sull'attività della cosiddetta Task Force contro le Fake News: cosa stanno facendo? Esiste un report delle loro attività? Sono loro che segnalano a Youtube i contenuti da rimuovere? Come cittadini di una democrazia nella quale esiste un Governo che dispone della libera circolazione delle opinioni, crediamo di avere il diritto (visto che i processi equi non vanno più di moda) di sapere se c'è qualcuno che emette sentenze di condanna e poi ne dispone l'esecuzione. Non lasciateci soli. In fondo, questa battaglia la facciamo sopratutto per voi. https://www.youtube.com/watch?v=VToU09_k9rs
Questo e' il post che fb mi ha tolto, una condivisione di frasi celebri, che mi erano arcinote, tanto che appaiono, insieme a tantissime altre, all'inizio del quinto libro della serie Cittadini del mondo. Giudicate voi:
RispondiEliminaEsistono due diversi tipi di persone nel mondo, quelli che vogliono sapere, e quelli che vogliono credere.
(Friedrich Nietzsche)
Il cinque percento delle persone pensa; il dieci per cento delle persone crede di pensare; e l’altro ottantacinque percento preferirebbe morire piuttosto che pensare.
(Thomas Edison)
La gente non ama pensare. Se uno pensa, deve poi giungere a delle conclusioni. E le conclusioni non sempre sono piacevoli.
(Helen Keller)
Pensare è difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica.
(Carl Gustav Jung)
Le persone sono molto inclini a stabilire gli standard morali degli altri.
(Ralph Waldo Emerson)
Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.
(Bertrand Russell)
Il graffito del post diceva "Vietato pensare".