giovedì 2 luglio 2020

PENSIERO-14: UN SECOLO DI MANIPOLAZIONE INVISIBILE



 
Urge individuare le cospirazioni nazionali (specialmente quelle dei governi in appoggio ai programmi mondiali) come semplici punte di icebergs interne a un cerchio di molto più vaste proporzioni, il cerchio di una manipolazione invisibile, capillare, costante e organizzata, che influenza le sorti del pianeta da quasi un secolo.


La manipolazione e il controllo delle masse, è un’idea di Edward Bernays, nipote di Freud e risale al 1928. Si basa sugli studi psicologici di Freud nel suo libro “Psicologia di gruppo e analisi dell’io” e riguarda tecniche sottili di manipolazione che vengono utilizzate tuttora.

In quello che segue, date un’occhiata anche solo ai termini che ho risaltato in maiuscola, come “ MANIPOLARE” e “ INVISIBILE”. Non sono io ad averli inseriti in quel contesto, ma sono tratti dagli scritti di coloro che hanno manipolato e continuano a manipolare il mondo. Come è successo in passato (fino al 1993 con Bernays) e succede oggi con Bill Gates et al. , è incredibile pensare che pochissime persone abbiano acquisito tanto potere da riuscire a condizionare le sorti del pianeta. Che cosa avranno capito in più di quello che hanno capito le persone intelligenti di tutto il mondo, gli intellettuali e gli scienziati che, inconsapevolmente o volontariamente, continuano a supportare i loro programmi di controllo del pianeta? Leggete di seguito.

Nel suo libro Propaganda, scrisse: “Coloro che MANIPOLANO i meccanismi INVISIBILI della società, vale a dire le abitudini organizzate e le opinioni delle masse, costituiscono un governo INVISIBILE che è il vero potere dominante del nostro Paese. Siamo governati, le nostre menti sono modellate, i nostri gusti formati, le nostre idee suggerite da uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare... in quasi tutti gli atti della nostra vita quotidiana, sia nella sfera della politica o degli affari, nella nostra condotta sociale o nell’etica del pensiero, siamo dominati da un numero relativamente piccolo di persone che comprendono i modelli sociali mentali delle masse. Sono loro a tirare i fili che CONTROLLANO la mente pubblica, che elaborano e imbrigliano le vecchie forze sociali e escogitano nuove soluzioni per CONTROLLARE e guidare il mondo.” (Propaganda, Edward Bernays)

Bernays fu il primo propagandista (oggi si direbbe spin-doctor) ad utilizzare le idee di Freud sulla natura umana e le utilizzò per manipolare le masse .Ciò che preoccupa è che Bernays e altri moderni propagandisti come Bill Gates, tutto quello che fanno, nella loro incommensurabile filantropia, a detta loro, “lo fanno per il bene comune”, come, del resto, ha sempre dichiarato ogni dittatore della storia. Il fatto rilevante da sottolineare è che credeva davvero che la maggior parte delle persone fossero stupide pecore (parole sue) e che avessero bisogno di un’elite e di una classe intelligente per guidarle. Di qui a un programma eugenetico (propugnato oggi anche da Bill Gates e mascherato dal termine “transumanesimo”) c’è solo un piccolissimo gradino.
Che cosa scoprí Bernays?

Scoprí che la gente SI IDENTIFICA CON IL GRUPPO e dal gruppo deriva tutta la sua forza. La continua propensione all’identificazione con il gruppo è, secondo Bernays, una funzione del senso allargato di auto-importanza che l’individuo deriva dall’identificazione con una massa potenzialmente potente. Un branco di lupi è molte volte più forte della forza combinata dei suoi membri. Le persone al potere avevano capito il potenziale delle intuizioni teoriche della psicologia di gruppo e il modo di trasformarle in metodi pratici che potevano essere usati per MANIPOLARE LE MASSE A LORO INSAPUTA. (debunkers, prendete nota!). Scrive Bernays in Propaganda: “Lo studio sistematico della psicologia di massa ha rivelato le potenzialità del GOVERNO INVISIBILE (continuate a credere che non ci siano complotti sovranazionali, eh?), che fanno agire l’individuo nel gruppo... (Questi studi) hanno stabilito che IL GRUPPO HA CARATTERISTICHE MENTALI DIVERSE DA QUELLE DELL’INDIVIDUO, ed è motivato da impulsi ed emozioni che non si possono spiegare sulla base di ciò che sappiamo della psicologia individuale. Sorge spontanea la domanda: “Una volta compresi i meccanismi e le motivazioni della mente di gruppo, non è possibile CONTROLLARE e riordinare le masse secondo la nostra volontà A LORO INSAPUTA?”
In “Cristalizzare l’opinione pubblica”” Bernays scrisse: “Folla non significa semplicemente una aggregazione fisica di un certo numero di persone. La folla è piuttosto uno stato d’animo. (Quindi è possibile una manipolazione anche mentre l’individuo si trova isolato davanti al PC o ha in mano lo Smartphone).”

Se è possibile progettare propaganda e operazioni psicologiche che aggirano le facoltà coscienti e razionali dell’individuo, prendendo di mira invece emozioni represse e desideri nascosti, è possibile spingere le persone ad adottare credenze e comportamenti senza che siano consapevoli delle vere motivazioni che li spingono ad agire. L’uomo medio agisce quasi sempre in base a motivazioni che nasconde a se stesso. È evidente che il propagandista di successo deve comprendere i veri motivi e non accontentarsi di accettare le ragioni che danno le persone per il loro comportamento. (Propaganda. E. Berneys).

QUAL È IL CONCETTO CRUCIALE CHE QUESTI GENIALI MANIPOLATORI SONO RIUSCITI A CAPIRE?

“ALL’INTERNO DI UN GRUPPO” come sostiene Freud in Group Psychology and Analysis of the Ego, “LE FACOLTA’ CRITICHE VENGONO ANNULLATE. Un gruppo è estrememente CREDULONE e prono a lasciarsi condizionare (basta citare come esempio la convinzione dei debunkers appartenenti a gruppi di ogni tipo, politici, religiosi, economici ecc., che non esistano complotti statali o sovranazionali)”.
Nell’identificazione con un gruppo, l’individuo subordina l’autoanalisi e una ricerca intelligente della verità a favore del mantenimento degli interessi e della coesione del gruppo e diventa quindi altamente suscettibile alla manipolazione. (l’individuo prefersce la sicurezza psicologica di mantenere l’ideologia, l’etica, il consenso e la coesione di un gruppo, piuttosto che imbarcarsi in un’autoanalisi che lo renderebbe, inizialmente, insicuro e vulnerabile. - Cfr. La prefazione de Il nostro canto libero). Per cui continua a barattare la ricerca della verità con “non valori”.
IL GOVERNO INVISIBILE CONTROLLA I DESTINI DI MILIONI” (Propaganda. E. Bernays)

Nella storia dell’evoluzione dell’umanità, solo in tempi recenti abbiamo sviluppato la facoltà di diventare autoconsapevoli come individui, separati da una tribù o un gruppo. Questo è stato uno sviluppo cruciale della coscienza.
L’esistenza di una società basata sui diritti e sulle libertà personali dipende da una popolazione che ha sviluppato la sua capacità di coscienza individuale, o, in altre parole, da una società di individui che comprendano se stessi e trattino in primo luogo gli altri come individui.
Erich Newmann, in The Origins and the History of consciousnes, scrive: “Prima dello sviluppo di questa capacità di coscienza individuale, il gruppo e le coscienze di gruppo erano dominanti...(l’individuo non era un’entità individualizzata autonoma con una conoscenza, moralità, volontà e attività proprie. Funzionava solo come parte di un gruppo e il gruppo con il suo potere supremo era il solo vero soggetto.” (Rielaborazione da 
https://www.youtube.com/watch?v=lOUcXK_7d_c_
Per concludere: I gruppi basati su razza, classe, credo religioso o politico, nazionalità ecc., hanno fratturato la società in centinaia di circoli chiusi consentendo cosí ai poteri invisibili di accentuare le divisioni secondo la pratica romano/gesuita/machiavellica “divide et impera”. Se l’individuo non riesce a capire che deve ERGERSI AL DI SOPRA DEL GRUPPO e raggiungere un certo grado di indipendenza di pensiero e di autoconsapevolezza, rimarrà sempre schiavo della manipolazione dei poteri invisibili e cosa veramente triste, non ne sarà consapevole e, in casi estremi, arriverà perfino a inneggiare ai suoi carnefici; a coloro che non si pongono limiti nei loro programmi organizzati di SOPPRESSIONE DELLE LIBERTA’ UMANE. È quello che sta succedeno sotto gli occhi di tutti. Ma c’è un aspetto ancora più inquietante rispetto alle manipolazioni del passato. Che i moderni manipolatori mettono in atto un’APERTA manipolazione, violando i diritti costituzionali senza che i cittadini alzino un dito di protesta contro questa NUOVA INQUISIZIONE. Si potrebbe concludere dicendo che un secolo di manipolazioni è riuscito a renderci più stupidi e inconsapevoli di prima
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